"Buone condizioni agronomico ambientali (BCAA) e Criteri di gestione obbligatoria (CGO) sono i due elementi di riferimento del sistema di condizionalità rafforzata, introdotto dal Regolamento UE 2021/2115, da rispettare per accedere ai pagamenti sul Primo Pilastro della PAC (Politica agricola comune) e agli aiuti previsti dagli interventi agro-climatico-ambientali dello Sviluppo Rurale.

Le regole di condizionalità comprendono 9 BCAA e 11 CGO (allegato 1 del Decreto ministeriale 147385/2022) e i “Requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari e al benessere animale” (allegato 2 del Decreto ministeriale 147385/2022). Per ciascuna norma sono indicati gli ambiti di applicazione, la normativa nazionale e regionale di riferimento e gli obblighi da rispettare.

La regione Puglia con la DGR n. 1179 del 3/8/2023, pubblicata sul BURP n. 78 del 24/08/2023, ha specificato gli impegni che le aziende agricole regionali sono tenute a rispettare per poter accedere ai pagamenti diretti e agli aiuti previsti nell’ambito dello Sviluppo Rurale.

Si segnalano nello specifico le novità più importanti intervenute: 

• La BCAA7 “Rotazione delle colture nei seminativi, ad eccezione delle colture sommerse”, vieta la monosuccessione di cereali appartenenti allo stesso genere botanico (es. grano duro con grano tenero). La Puglia ha un clima caldo-arido e per questo è ammessa la coltivazione della stessa coltura per due anni consecutivi, a condizione che la parcella di seminativo venga inserita in una rotazione triennale, e che una quota pari ad almeno il 35% della superficie delle parcelle venga destinata ad un cambio di coltura annualmente.
• Con la BCAA8 il 4% della superficie a seminativi deve essere destinata a elementi non produttivi quali terreni a riposo, fasce tampone, fasce inerbite, etc.
• Nel CGO1 viene introdotto l’obbligo di registrare nel quaderno di campagna o registro delle operazioni colturali i dati sull’utilizzo dei concimi minerali/inorganici, organo-minerali ed organici con titolo di P dichiarato, finalizzato alla riduzione dell’inquinamento da fosfati.

In caso di mancato rispetto degli obblighi di condizionalità e/o dei requisiti minimi pertinenti, si applica una sanzione amministrativa, definita con decreto delegato ai sensi dell’articolo 2 della legge 4 agosto 2022, n. 127."