Le buone pratiche emerse dal progetto di capitalizzazione “Euro-Mediterranean Network Facilitating Market Uptake of Innovations from SMEs” (Emphasis) hanno esplorato i temi dell'Innovazione aperta, il networking per le PMI nel contesto del Mediterraneo e le dinamiche dell'innovazione. “Le PMI beneficiarie dell’iniziativa ENI CBC MED – spiega, infatti, Sebastiano Di Stefano, project manager del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia S.C,p.A – hanno usufruito di un percorso di internazionalizzazione attraverso l’erogazione di servizi specialistici nel campo del trasferimento di conoscenza, networking e accesso ai finanziamenti”.

Quale impatto concreto si registra sul territorio italiano?
“L’impatto maggiormente rilevante è stata la capacità delle PMI selezionate di lavorare insieme condividendo conoscenza, attivando collaborazioni, innovazioni e metodologie. In particolare, in Italia si è formato un raggruppamento di PMI che insieme hanno interagito col Parco Scientifico tecnologico e attori chiave del territorio acquisendo, così, consapevolezza nella gestione della cooperazione internazionale nelle fasi di identificazione di partenariato, negoziazione della cooperazione e di definizione di accordi commerciali e tecnologici". 

Si sono create sinergie con il progetto I-Heritage, come?   
“Attraverso la piattaforma ICT per i beni culturali dell’Unesco”.

In riferimento alla programmazione europea 2021-2027, ci sono casi pilota che in futuro potranno contribuire ai processi di rigenerazione socio-economica nell'area del Mediterraneo?
“Il caso pilota e caso di successo è stato l’implementazione della metodologia Open Innovation tra il cluster di PMI dei 6 partners euro-mediterranei. Ciò ha consentito ad esempio la co-operazione tra un start-up dell’Egitto con un grande impresa italiana interessata come ENI, su un tema di grande rilevanza nel settore della sostenibilità”. 

Esiste una formula ideale per avanzare nel progresso tecnologico?
“Si parte dalla cooperazione trans-frontaliera sul trasferimento tecnologico, dalla formazione imprenditoriale e dalla capacità di accedere ai finanziamenti di sviluppo. Importante è anche il coinvolgimento di policy makers e stakeholders nei processi di open Innovation, inteso come paradigma che afferma che le imprese possono far ricorso a idee e competenze se vogliono fare passi avanti nel progresso tecnologico”.

Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana.