FruitFlyNet-ii, la redditività delle imprese agricole passa dalle innovazioni tecnologiche
Migliore qualità delle coltivazioni, crescita della produttività, riduzione dei costi agricoli. Con il progetto strategico “Commercialization of an Automated Monitoring and Control System against the Olive and Med Fruit Flies of the Mediterranean Region” (FruitFlyNet-ii), si punta al controllo ecologicamente efficace dei parassiti nelle colture di olivo, pesco e agrumi tanto diffuse nei paesi del Mediterraneo.
La sperimentazione è partita dall’iniziativa FruitFlyNet, finanziata nell'ambito del Programma ENPI CBC MED 2007-2013, attraverso il monitoraggio delle mosche dell’olivo e della frutta.
“Si è avviato così lo sviluppo di un primo sistema di monitoraggio e lotta che includeva il rilevamento della posizione (LAS), testato in aree coltivate di vari territori del Mediterraneo con risultati molto promettenti – spiega il prof. Andrea Sciarretta, coordinatore di progetto dell’Università degli Studi del Molise – Ora FruitFlyNet-ii rappresenta l’evoluzione di quella proposta iniziale, con l’intento di ottimizzare i prototipi LAS per la successiva commercializzazione e l’impiego su larga scala, grazie anche al notevole impulso che sta avendo la smart agriculture”.
Il progetto, quindi, affronta il problema di due pericolosi insetti infestanti contro i quali gli agricoltori italiani e del bacino del Mediterraneo devono combattere.
Qual è la strategia?
“Le metodologie di lotta integrata convenzionali hanno dimostrato alcuni limiti, causando al contempo gravi perdite economiche e ripercussioni ambientali in tutte le aree coltivate. Con il progetto finanziato dal Programma ENI CBC MED, si lavora allo sviluppo di due tipologie di trappole elettroniche integrate da una serie di servizi online, in grado di aumentare la precisione dei rilevamenti, memorizzare i dati ed effettuare controlli da remoto in tempo reale: questa soluzione potrà avere un impatto significativo sulle colture di olivo, pesco e agrumi, migliorando la sostenibilità economica ed ambientale, grazie anche alla riduzione ed al più mirato uso dei pesticidi".
Dove porteranno le soluzioni innovative FruitFlyNet-ii, basate sulle nuove tecnologie applicate all’agricoltura?
“Verso tre spin-off che opereranno nei mercati dei diversi Paesi partner del progetto, su base transfrontaliera attraverso accordi di ricerca tra industria e mondo accademico. La funzionalità dei nuovi prodotti/servizi sarà testata in 8 siti di coltivazione su larga scala, in 5 regioni dei partner UE e 3 dei Paesi Terzi, con una condivisione delle conoscenze sulle nuove tecnologie pulite. L’impiego di due sistemi per il monitoraggio automatico delle popolazioni di insetti infestati, inoltre, nel lungo periodo genererà un impatto sulle economie locali contribuendo a ridurre le disuguaglianze regionali, in particolare nelle aree rurali delle regioni dell'UE e dell’intero bacino del Mediterraneo”.
Su cosa si baserà l’integrazione transfrontaliera?
“Su trasferimento di conoscenze, sviluppo di competenze a livello locale mediante la creazione e la gestione di siti sperimentali, sull’avvio ed il funzionamento di spin-off, sulla condivisione di brevetti e diritti di proprietà intellettuale. I partner più esperti, come l’Università di Agraria di Atene e l’Università degli Studi del Molise, in particolare, avranno il compito di realizzare attività di training. Ogni partner, quindi, beneficerà di un aggiornamento delle capacità tecnologiche nonché dell'acquisizione di esperienza per poter capitalizzare i risultati della ricerca in beni commercializzabili. Le conoscenze acquisite, poi, saranno migliorate e condivise con PMI/SFB (Small Food Business), industria IPM ed altre parti interessate in due attività di living laboratories e attraverso open events e dimostrazioni”.
Quali benefici concreti avranno i produttori agricoli?
“Potranno accrescere la quantità e la qualità delle produzioni grazie alla disponibilità di nuovi strumenti di lotta integrata degli insetti infestanti, basati su sistemi elettronici facilmente gestibili, in grado di assicurare una maggiore tempestività e minori perdite di tempo nell'attività di scouting per la modulazione dei trattamenti. Destinatari indiretti sono sicuramente anche le PMI che necessitano di nuovi prodotti/servizi elettronici e di nuovi mercati, i decisori politici interessati alla promozione dell’agricoltura sostenibile ed i consumatori finali, sempre più attenti alla scelta di alimenti privi di residui di pesticidi".
Il vostro progetto cosa lascerà in eredità?
“L’obiettivo è giungere a dei risultati concreti di co-brevettazione per la commercializzazione delle due trappole elettroniche nei mercati dei Paesi UE e dei Paesi Terzi. Con la collaborazione dell’industria IPM e delle PMI, sarà infatti elaborato un business plan per l’analisi dei trends di mercato, della concorrenza, dei rischi e delle opportunità connessi al lancio dei nuovi prodotti. L’agricoltura digitale è considerata un settore in espansione per gli aspetti tecnologici e organizzativi con una crescita attesa del mercato di circa il 12% annuo nel prossimo quinquennio. Ad oggi l’utilizzo dei beni/servizi TIC è ancora limitato, nella tipologia di impiego e nel numero di aziende, ad una dimensione che esclude il grosso delle coltivazioni. Gli studi condotti con il progetto FruitFlyNet-ii, dunque, costituiscono una potenziale fonte di conoscenze e di indicazioni utili per lo sviluppo di dispositivi e servizi elettronici dotati di Internet of Things, algoritmi di Machine Learning e modelli previsionali, per prevenire le infestazioni in campo prodotte da altre specie di insetti e in altre coltivazioni e per la riduzione dei trattamenti fitosanitari”.
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Posted on 02 febbraio 2022