Innovazione STAND Up! con l’imprenditoria giovanile e femminile

Con il progetto strategico “Qualification et Promotion des filières viti-vinicoles des Aires Protégées de la Méditerranée” (STAND Up!) ampio è l'impatto della cooperazione transnazionale tra Barcellona, Beirut, Ash Sharqiyah, Tunisi e Prato è molteplice.

Il settore tessile e dell'abbigliamento collega direttamente i partner progettuali in quanto il ciclo di vita degli indumenti attraversa il Mediterraneo – dice Filippo Guarini, Direttore del Museo del Tessuto di Prato, Project Manager italiano – Il sostegno a nuovi modelli di business e all'eco-imprenditorialità, inoltre, rafforza la comunità regionale di innovatori e trasformatori che promuovono l'integrazione transfrontaliera e trovano risposte alle sfide comuni della sostenibilità sociale ed economica. Così STAND Up! contribuisce a stimolare la creazione e la crescita di imprese e a fornire opportunità di lavoro dignitose, riducendo al contempo l'impronta ambientale del settore tessile e dell'abbigliamento nella regione del Mediterraneo”.

Quale impatto concreto potrà avere la vostra esperienza ENI CBC MED sul territorio di intervento, in Italia?
Per la prima volta nella Regione Toscana, e in particolare nel territorio delle città di Prato e Firenze, sono state implementate azioni strutturate per fare emergere e supportare il nutrito panorama di giovani start-ups sostenibili e circolari attive nel settore del tessile e abbigliamento”. 

Su cosa puntate, quindi?
Sicuramente sulla collaborazione e l’integrazione tra giovani realtà in divenire nel settore tessile e moda del bacino Mediterraneo, così come sul supporto all’inclusione e sulla valorizzazione del ruolo dell’imprenditorialità femminile e dell’identità creativa e innovativa dei territori coinvolti”.

Si sono già create sinergie con altri progetti ENI CBC MED? Se sì, in cosa consistono?
Il progetto STAND Up! nel corso dei suoi oltre due anni di attività ha avuto occasione di attivare collaborazioni con altri progetti ENI CBC Med, in particolare ricordiamo la joint-conference “Fostering Circular Textile and Fashion in The Mediterranean” organizzata con il progetto TEX-MED Alliances con l’intento di presentare le numerose opportunità offerte dai due progetti in diversi ambiti, dall'innovazione all'internazionalizzazione alla sostenibilità e alla circolarità anche attraverso la partecipazione di importanti realtà attive nel mercato internazionale”.

Quali sono e dove sono localizzati i beneficiari finali del vostro progetto?
I beneficiari finali italiani sono le numerose giovani imprese e start-up del settore tessile e moda, attive principalmente nella regione Toscana ma anche in molte delle 9 regioni comprese nei territori ENI CBC Med in Italia, in particolare la Puglia ed il Lazio”.

Il vostro progetto cosa lascerà in eredità?
Alla sua conclusione STAND Up! porterà in eredità la capacità di aver supportato e coordinato un numero davvero importante di giovani e donne imprenditori nel settore di riferimento, accompagnandoli nel percorso di attività a loro dedicato. Ognuno dei 5 paesi partner (Spagna, Italia, Egitto, Tunisia e Libano) arriverà ad aver coinvolto circa 70 nuovi imprenditori nel tessile e abbigliamento, promuovendo e facendo crescere idee e incubando business models per arrivare ai mercati di riferimento, con un totale di circa 350 giovani professionisti attivi nell’area Med”.

Si potrà parlare in futuro di STAND Up! in termini di capitalizzazione? 
Il progetto capitalizzerà un percorso strutturato di supporto alle giovani imprese che muove dalla trasformazione di un’idea embrionale di business sostenibile e circolare in un business model validato attraverso un training avanzato; si seguirà con una fase di incubazione professionale che offre servizi e consulenze per accedere al mercato, con un training di alto profilo per l’aggiornamento delle conoscenze finanziarie necessarie alla ricerca di finanziamenti e fondi d’investimento e con un sistema di vouchers per la mobilitazione internazionale che permette lo scambio con stakeholders dell’area mediterranea. Inoltre c’è la possibilità di proteggere la proprietà intellettuale dei business models sviluppati. Tutto questo attraverso un toolkit di strumenti (piattaforme e moduli di aggiornamento e collaborazione) che rimarranno a disposizione per applicazioni future”.

Consulta la scheda sintetica del progetto in lingua italiana.
 

Pubblicato il 26 aprile 2023