Filiera lattiero-casearia nel Mediterraneo, scambi culturali/tecnologici con TRANSDAIRY

È l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, attraverso il Dipartimento di Ingegneria, il Lead Applicant  del progetto strategico “TRANSborder Key Enabling Technologies and Living Labs for the DAIRY value chain” (TRANSDAIRY). “L’Ateneo promuove un’offerta formativa professionalizzante e integrata con il territorio, sostiene la ricerca di qualità, favorisce la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, in una costante ottica di internazionalizzazione e di scambio culturale con altre università. TRANSDAIRY, in particolare, consente scambi culturali e tecnologici tra Italia, Libano, Grecia e Tunisia nell’ambito della filiera lattiero-casearia, favorendo anche la nascita di aziende spin-off con la partecipazione di persone provenienti dai diversi paesi” spiega in un’intervista il prof. Luigi Zeni, in qualità di coordinatore del Progetto ENI CBC MED. Altri due partner italiani, inoltre, fanno parte della rete di cooperazione TRANSDAIRY: CNR Campania - Istituto per le Scienze Alimentari e Kontor 46 presso la Regione Piemonte. 

In Italia, dunque, quale impatto concreto potrà avere il progetto sul territorio di intervento?
Nella Regione Campania la filiera lattiero-casearia rappresenta un importante aspetto dell’economia locale, pertanto l’attuazione del progetto fornirà sicuramente elementi di miglioramento e modernizzazione delle attività produttive”.

Partendo dalla valorizzazione dell’identità dei territori coinvolti e dall’integrazione transfrontaliera, l’iniziativa strategica è così pronta a raccontare la Politica di Vicinato nel bacino del Mediterraneo attraverso “un patrimonio di rapporti umani derivanti dalla stretta interazione di realtà significativamente diverse tra loro, nonché una diretta conoscenza delle modalità di affrontare e risolvere problemi di tipo tecnologico e di tipo imprenditoriale nei diversi paesi partner” dice Zeni che anticipa già spunti di collaborazione soprattutto nel settore agroalimentare.

I protagonisti beneficiari del progetto sono piccoli imprenditori, studenti nelle discipline veterinarie e agrarie, operatori delle Camere di Commercio e funzionari degli uffici di trasferimento tecnologico”. Si affronteranno, pertanto, problematiche inerenti lo sviluppo e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Quali, per esempio?

Ad esempio sensoristica terrestre e satellitare, analisi di dati e ottimizzazione delle risorse. L’ambito di riferimento è quello agroalimentare per la gestione delle coltivazioni e degli allevamenti ma ci sono da considerare anche altre problematiche, comuni ai paesi del Mediterraneo, inerenti la gestione delle risorse idriche”.   

Il progetto TRANSDAIRY, pertanto, focalizzandosi sulla catena del valore dei prodotti lattiero-caseari, per prodotti sicuri e di alta qualità, farà leva sul trasferimento di tecnologie e competenze imprenditoriali per le piccole e medie aziende del settore, che affrontano i diversi aspetti legati all’industrializzazione dell’agricoltura ed alla globalizzazione.    

Approfondisci il progetto su Enicbcmed.eu.

Pubblicato il 25 novembre 2021