Agroalimentare e gestione rifiuti, l’inclusione sociale MYSEA per l’economia verde

È il progetto strategico “Mediterranean Youth, NEETs and women advancing Skills, Employment and Awareness in the blue and green economy” (MYSEA) a coinvolgere giovani NEET e donne di 5 paesi del bacino del Mediterraneo (Grecia, Giordania, Libano, Tunisia, Italia) per incrementare le loro competenze, l’occupazione e la consapevolezza nella green e blu economy, nei settori dell’agrifood e del waste management.

Il progetto mira, per la parte Italiana, ad aumentare l’occupabilità di persone svantaggiate in situazione di disoccupazione, istruzione insufficiente o divario di genere, favorendo percorsi di formazione per i lavori della green e blue economy, ed i particolare per i settori agroalimentare e della gestione dei rifiuti – spiega Valentina Clementelli, Project Manager del Centro Informazione e Educazione allo Sviluppo CIES ONLUS, capofila del progetto MYSEA – L’obiettivo è mettere a disposizione delle aziende del territorio nuove risorse umane specializzate, colmando il divario esistente delle skills richieste dal mercato lavorativo e quelle acquisite al termine di percorsi di formazione precedenti. Di conseguenza, oltre a contribuire alla diminuzione della disoccupazione per persone in situazione di instabilità occupazionale, si favorisce l’innovazione e la sostenibilità dei processi produttivi non solo per le aziende coinvolte, ma anche per gli enti di formazione che co-parteciperanno alle attività di training, in una relazione di scambio reciproco”. 

Si parla di capitalizzazione dei risultati?
Il progetto mira a capitalizzare i risultati positivi dei training per favorire la creazione di un network innovativo e portare avanti azioni di lobbying e pressione istituzionale, stimolando l’ideazione di nuove politiche pubbliche efficaci nella diminuzione della disoccupazione giovanile e del divario di genere”.

Il rafforzamento dell’integrazione transfrontaliera è possibile con il partenariato fra 5 diversi paesi?
Sì. È indirizzato in ogni sua parte nella realizzazione di metodologie e soluzioni condivise che tengano in considerazione le sfide comuni dei 5 paesi coinvolti, pur mantenendo un occhio di riguardo alle loro singole peculiarità territoriali. È proprio dalla coesione regionale nel Mediterraneo che MYSEA intende trarre il meglio in un apporto di complementarietà”.

Si sono create sinergie con altri progetti ENI CBC MED? 
Il tema delle sinergie rappresenta un’opportunità essenziale di scambio di buone pratiche e capitalizzazione reciproca tra progetti che mirano ad obiettivi comuni. In tal senso, MYSEA, grazie anche al coordinamento e al supporto essenziale del Programma ENI CBC MED 2014-2020, ha saputo intrecciare buoni rapporti con lo staff del progetto HELIOS. Entrambi operano con il fine di promuovere l’inclusione sociale e la lotta alla povertà pressoché nella stessa area di intervento e per mercati lavorativi simili. Tuttavia, i due progetti hanno caratteristiche proprie che li rendono unici, ad esempio nell’elaborazione di curricula formativi diversificati e nelle metodologie di intervento, oltre che nel coinvolgimento di una platea non sovrapponibile di stakeholders. Ciò permette loro di agire in funzione complementare uno con l’altro, evitando ripetizioni di risultati ma, anzi, favorendo una loro massimizzazione attraverso lo scambio di buone pratiche, osservazioni, studi, ed esperienze”.

Quali sono e dove sono localizzati i beneficiari finali del vostro progetto?
I beneficiari di MYSEA sono giovani (fino ai 24 anni), donne (di tutte le età) e NEET (Neither in Employment or Education or Training) residenti in Italia – nelle regioni Lazio e Sicilia – Grecia, Tunisia, Libano e Giordania”.

Su cosa puntano le attività progettuali?
Il nostro progetto aspira a trasmettere l’importanza delle sinergie territoriali; il valore dello scambio di culture, esperienze ed opportunità, in particolare quelle di sviluppo economico e sociale offerte dall’Unione Europea. Nessuno può farcela da solo, ma tutti possono trarre beneficio da un rapporto win-win”.

Approfondisci le attività progettuali nella scheda di sintesi.

Pubblicato il 18 marzo 2022